La pernice bianca vive a quote elevate oltre i duemila metri, ma può portarsi anche fino alla sommità delle montagne. È un abitante dell’orizzonte alpino e nivale dove frequenta tutti i microambienti: morene, ghiaioni, praterie. la pernice bianca è essenzialmente erbivora per questo nei vari ambienti ricerca i materiali più nutrienti per la sua alimentazione seguendo la ripresa vegetativa fin su in alto ed in piena estate anche sui versanti a nord per ricercare le essenze vegetali appena spuntate. Ha un dimorfismo sessuale poco evidente ed un peso che varia tra i 430-535 grammi. presenta due livree una estiva ed una invernale, ma per essere precisi la muta è continua: quella invernale comincia a metà ottobre e termina a metà novembre, quella nuziale si completa a giugno, nel periodo internuziale la colorazione è simile nei due sessi. In inverno presenta una livrea bianca, il maschio in veste invernale è riconoscibile dalla femmina poiché presenta dalle redini nere che partono dal becco fino all’occhio. nella pernice bianca la fazione animale è trascurabile anche nei piccoli, mentre la fazione vegetale è’ costituita nel periodo riproduttivo da gemme e bottoni fiorali. In estate segue la ripresa vegetativa per utilizzare i vegetali più ricchi di proteine e elementi più facilmente digeribili. in tarda estate-autunno si alimenta di bacche (mirtillo), semi, fogli (salici nani, rododendro, azalea delle alpi…) e ramoscelli (salici nani, rododendro, azalea delle alpi). In inverno le foglie di rododendro e azalea delle alpi, le spighe di graminacee sono la sua dieta principale.